Casalbuono
Casalbuono, a 661 mt. s.l.m., con una superficie di 3.445 ettari di cui 128 all'interno del Parco, ha 1.231 abitanti. Sino al Regio Decreto del 14 dicembre 1862, il paese veniva denominato Casalnuovo. Nel 1348 una letale epidemia di peste, che si ripresentò nel 1656,decimò la popolazione. I prodotti locali sono legati alle lavorazioni artigianali in legno, ferro battuto e vimini. Piatto tipico da gustare è la “panella chiana" (la pagnotta ripiena), che costituiva l'antico modo di portare il pasto in campagna, e che consiste in una forma di pane cava riempita da una succulenta farcitura. Situato in collina, in una posizione strategica, da cui domina vallata e l'antica via consolare, il paese fu raso al suolo e poi calo in epoca angioina. La nascita del paese è dovuta, molto probabilmente, ad un gruppo di profughi del centro romano di Ce; i quali, nel 915 d.c., vi si rifugiarono per scampare alle incursioni dei saraceni. Per la salubrità dell'aria, la ricchezza delle acque e qualità del suolo, Casalbuono fu feudo ambito da molti signori nel periodo medievale. La collina su cui sorge il nucleo storico conserva le mura del castello, che fu sede dei Sanseverino, dei Cardone e di numerose altre famiglie nobiliari. Oggi il castello è conosciuto come palazzo del Barone. Interessante la visita della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel XII secolo.