Centola Palinuro
Centola, a 330 mt s.l.m, con una superfìcie di 4.754 ettari tutti all'interno del Parco, ha 4.845 abitanti. Il territorio comunale è estremamente variegato, si estende infatti dalle alture, dove si arroccano il borgo medievale disabitato di San Severino e le frazioni di San Nicola e Fona, alte meravigliose coste di Palinuro, punteggiate da spettacolari grotte marine (Azzurra, d'Argento, dei Monaci, del Sangue e delle Ossa) e numerose calette. Tra queste Calafetente, la cui peculiarità è la presenza di fenomeni idrotermali. Gli eventi sono numerosi, in virtù della natura spiccatamente turistica dovuta alla presenza di un gioiello come Palinuro dove si tiene la prestigiosa La leggenda vuole che il nome di Centola derivi dal fatto che, nel V secolo, vi si stabilirono gli uomini di un centurione al seguito del condottiero bizantino Belisario. Tuttavia le prime testimonianze materiali di un insediamento risalgono alla fondazione della badia basiliana di Santa Maria degli Angeli, soppiantata poi da un'abbazia benedetti-na, i cui ruderi duecenteschi sono tuttora visibili. L'abitato è ricco di testimonianze stanche del passato bizantino come il campanile di San Basilio del IX secolo. Palinuro è la punta di diamante del comune, al quale assicura da alcuni anni la Bandiera Blù Il suo nome si perde nel mito, in quanto la leggenda vuole che qui, Palinuro, il nocchiero di Enea, perdesse la vita per inventare la profezia secondo cui un troiano dovesse morire per permettere a Enea di giungere nel Lazio e insediarvi la stirpe da cui sarebbe nato Cesare.