Magliano Vetere
Magliano Vetere, a 550 mt s.l.m. con una superficie di 2.256 ettari tutti all'interno del Parco, ha 830 abitanti.I borghi di Magliano Vetere sono veri e propri presepi incastonati nel verde e nella roccia.Suggestivi i percorsi paesaggistici: le Gole del Calore, impreziosite dai ponti medievali a "dorso di mulo", le Grotte presenti in località Valli, la cappella rupestre di Santa Lucia, addossata a un antro frequentato già nell'Età del Bronzo, al cui interno si trovano un rustico altare e due edicole affrescate del XV secolo. In questa zona si producono i vini DOC "Caste! San Lorenzo".La sua origine risale all'epoca romana, o forse ancora precedente, legata alla distruzione delle vicine città di Paestum e Velia. L'unica cosa certa è che raggiunse il suo massimo splendore sotto i Longobardi, che la resero roccaforte e sede principesca. Successivamente, l'arrivo dei monaci basiliani portò anche un rifiorire dell'agricoltura. Quindi passò di feudatario in feudatario: prima i Carafa e successivamente i Pasca, finché, nel 1669, Magliano Vetere fu distrutta per aver dato ospitalità ad un brigante. I transfughi fondarono la frazione di Magliano Nuovo, nell'area dove precedentemente i Goti avevano edificato una rocca ora scomparsa. I borghi del comune di Magliano Vetere sono molto pittoreschi e valgono una passeggiata tra i resti delle torri e dei palazzi baronali.