Rofrano
Rofrano a 150 mt. s.l.m., con una superficie di 5.885 ettari di cui 4.600 all'interno del Parco, ha 1.800 abitanti. La natura in cui è immersa la cittadina è assolutamente mozzafiato. Il visitatore può scegliere tra la Cascata dello Scanno del Fuoco, la Grotta di Sant'Elena, il Fosso di Pruno, la Raia del Pedale e il pozzo carsico detto l'Affondatore di Valivona, che si trova all'interno di una valle di deposito glaciale. Da visitare le Chiese di San Giovanni Battista, di San Nicola di Mira, di Santa Maria dei Martiri e di San Nilo. L'origine dell'odierno abitato di Rofrano si può verosimilmente collocare intorno all'anno 1000. Il nucleo urbano originario sorse a ridosso dell'insediamento religioso costituito dalla basilica e dal convento che ospitava il Cenobio italo greco di Santa Maria Hodigitria, collegato all'Abbazia tuscolana di Grottaferrata. L'occupazione del territorio da parte dei monaci ebbe termine quando il futuro Papa Giulio II, all'epoca Giuliano della Rovere, vendette sia il cenobio che la terra alla potente famiglia dei Carafa che trasformò il convento in residenza privata. Sulla sola torre di difesa che ancora si erge è possibile ammirare un ballatoio medioevale con originale intelaiatura in legno e pietra.