San Mauro la Bruca
San Mauro la Bruca, a 475 mt. s.l.m. con una superficie di 1.893 ettari tutti all'interno del Parco, ha 719 abitanti. Sorge su una dorsale collinare fra i torrenti Lambro e Palistro.Immerso nella macchia mediterranea, è circondato da secolari querceti, castagneti e uliveti. L'esclusiva posizione geografica consente di ammirare il paesaggio del Golfo di Palinuro, del Monte Bulgheria e, in particolari condizioni, di Stromboli.La località è l'ideale per passeggiate, escursioni a cavallo e itinerari di trekking. Da visitare la Torre del Campanile e le Chiese di Sant'Eufemia e di San Nazario. La tradizione alimentare e legata a prodotti tipici come funghi, frutti di bosco, asparagi, origano e castagne. Il nome di San Mauro La Bruca deriva da quello del suo Santo protettore, l'abate Mauro che visse al tempo di San Benedetto e fu suo discepolo a Subiaco; la specifica "la Bruca" è riferita ad un bosco che si estende nelle zone limitrofe. Secondo la ricostruzione storica, il vecchio abitato si trovava, in tempi molto antichi, in contrada "Santa Maria", un chilometro a sud dell'attuale agglomerato urbano, nella stessa zona dove si trovava l'Abbazia benedettina dedicata appunto a San Mauro. Il comune, già nel secolo XIII risulta commenda del Sovrano Militare Ordine di Malta, i cui Cavalieri esercitarono la giurisdizione civile ed episcopale, in contrasto con i vescovi diocesani. Nel Cenobio di San Nazario, unica frazione del paese, vestì l'abito monastico il futuro San Nilo da Rossano, nel X secolo.