Sala Consilina
Sala Consilina, a 614 mt s.l.m. con una superficie di 5.918 ettari, ha 12.672 abitanti. L'area è ricca di un patrimonio forestale, costituito prevalentemente da cerri. faggi e ontani napoletani, in cui si possono incontrare lupi, faine, fagiani, cinghiali, lepri, quaglie, volpi, corvi imperiali e salamandre pezzate. Negli ultimi anni si osserva una nidificazione di cicogne nei pressi del fiume Tanagro, in località Termini. Alla fine di settembre ha luogo la Festa di San Michele. Patrono del paese, in occasione della quale si può assaggiare l'ottimo pane locale di granone detto tortano. È il centro più grande del Vallo di Diano, popolato certamente già dal IX secolo a.C., come testimonia la vasta necropoli. Sono di epoca romana le notizie sui centri di Atìnum, Macellianum e Consilinum; da cui ebbe origine l'odierna Sala Consilina, eretta durante la colonizzazione longobarda. Al periodo della dominazione normanna risalgono le Chiese di San Leone IX, Santo Stefano e Sant'Eustachio. Nel 1246 Federico II distrusse la città per vendicarsi di una congiura. Gli Aragonesi, nel 1497, la distrussero per lo stesso motivo. Nel Seicento, Sala Consilina diventa sede vescovile. A questa fase risalgono la Grancia di San Lorenzo, la Chiesa di San Pietro, i palazzi signorili dei Gatta, dei Vairo e dei Bigotti. Nel XVIII secolo numerosi altri palazzi vennero edificati, come quelli delle famiglie degli Acciari, dei Grammatico, dei Bove, dei Falcone e dei Caratù.